Un mare in movimento, onde, una risacca
La linea centrale che sale fino ai miei piedi segue un percorso che arriva infondo alla vallata e riflette i movimenti della montagna
Due pose per riuscire a prendere più pieghe possibili, tenendo camera inclinata verso il basso e ottenere 2/3 di terra 1/3 di cielo h 06:41
Esposimetro esterno Sekonic luce Riflessa: primo scatto 125/5.6
Secondo scatto 60/8 per prolungare i tempi e riuscire a imprimere meglio le nuvole
Distanza: infinito spostato a dx sul 5.6 per far partire la messa a fuoco più vicino possibile a me
Hasselblad 500 plannar 1:2.8 80 mm
Film Bergger 400
(iPhone “1:1” zoom 1,5 per ricreare la visione della 6X6)
La montagna cola verso il basso.
Controluce cresta con sole che sorge e calanchi
Foto perfettamente in bolla (al contrario della precedente inclinata verso il basso), da una percezione reale, l’occhio poi si lascia al movimento che scende a sinistra.
h 07:15
Esposimetro esterno Sekonic luce Riflessa: 125/8 (la luce sale anche se non sembra all’occhio)
Distanza: infinito spostato a dx sul 8 per far partire la messa a fuoco più vicino possibile a me
Hasselblad 500 plannar 1:2.8 80 mm
Film Bergger 400
(iPhone “1:1” zoom 1,5 per ricreare la visione della 6X6)
Magmatica, l’erba d’estate da’ una consistenza lavica al terreno.
Onde che si infrangono contro il molo ai tuoi piedi
Per dare la percezione della profondità della valle, l’immagine parte da poco sotto me e avanza verso la montagna.
Nella composizione 50% la parte in discesa, 50% pianura + montagna di fronte.
La composizione della foto esula dalla regola di tenere in bolla la camera, lascio un tratto di cielo per non far perdere del tutto la percezione della realtà e l’occhio, dopo un’iniziale orientamento si possa perdere.
h 07:03
Esposimetro esterno Sekonic luce Riflessa: 125/5.6
Distanza: infinito spostato a dx sul 5.6 per far partire la messa a fuoco più vicino possibile a me
Hasselblad 500 plannar 1:2.8 80 mm
Film Bergger 400
(iPhone “1:1” zoom 1,5 per ricreare la visione della 6X6)
Risacca, il particolare delle pendici del monte sembra l’onda in risacca, che scivola indietro sulla sabbia.
Stessa immagine della precedente nuovamente inclinata verso basso e spostata più a dx, una sensazione di colata, il movimento da sinistra è forte, l’interesse è sulla zona centrale prima dei calanchi sulla sx
h 07:18
Esposimetro esterno Sekonic luce Riflessa: 125/8
Distanza: infinito spostato a dx sul 8 per far partire la messa a fuoco più vicino possibile a me
Hasselblad 500 plannar 1:2.8 80 mm
Film Bergger 400
(iPhone “1:1” zoom 1,5 per ricreare la visione della 6X6)
Molto interessante, mi sfuggono solo due particolari, lei normalmente esegue due scatti a differenti exp ma pubblica solo uno scatto, a cosa si riferisce lo scatto con iPhone?
Grazie
La ringrazio.
Quando scatto con pellicola ho l’abitudine di prendere appunti sullo scatto fatto, mi aiuta avere uno scatto digitale per ricollegare gli appunti allo scatto una volta stampato. Quelli che ho iniziato a pubblicare sono gli appunti con la preview dello scatto in digitale. Pubblicherò più avanti lo scatto realizzato cercando di capire se sia venuto bene o venuto male aiutandomi con questi appunti. Proprio come faccio nella realtà. Il riferimento all’iphone è lo zoom che utilizzo sul mio cellulare per simulare la stessa ripresa fatta con la macchina analogica. In questo periodo utilizzo sempre una vecchia hasselblad con il classico 80 mm e per riprodurlo con il cellulare utilizzo il formato quadrato (1:1) e zoom 1,5. Oppure utilizzo una Contax con un 90 mm e per riprodurlo utilizzo un formato rettangolare (foto) sul cellulare è uno zoom tra 3,3 e 3,5. È ovvio che poi ciascuno a seconda della marca di cellulare che usa e del modello dovrà adattare autonomamente, è solo un’indicazione.
Belle immagini e con i dati che sono importanti. Complimenti. Pietro.
Grazie